Proseguono gli “appuntamenti da remoto” con i musicisti italiani costretti in questo periodo al riposo forzato nelle proprie abitazioni. Oggi abbiamo incontrato Laura Lala, cantante, pianista, compositrice di origini siciliane, Laura è laureata al DAMS musica di Palermo col massimo dei voti ed una tesi su Billie Holiday. Vincitrice della prima edizione dell’European Jazz Contest con il progetto di brani originali “Pure Songs”, Laura ha cominciato a proporre un repertorio di brani originali (testi in inglese italiano e dialetto siciliano) attraverso un’intensa attività concertistica che le ha dato l’opportunità di collaborare con artisti come Javier Girotto, Salvatore Bonafede, in rassegne, teatri e festival di rilievo fra cui Casa del Jazz, Auditorium Parco della Musica, Teatro Valle, Teatro dell’Ara Pacis (Roma), Valle dei Templi e Tempio di Selinunte (Sicilia), Metropolia Musiikki di Helsinki (Finlandia), Musikken Hus Aalborg (Danimarca), Conservatorium Maastricht (Olanda), Sofia Live Club (Bulgaria), National Philarmonic of Ukraine (Kiev).
Buongiornorno Laura, e grazie per aver aderito alla nostra Rubrica. Conosci già la formula. Raccontaci come stai vivendo questo periodo? Cosa ti manca delle tue abitudini?
Sto vivendo questo periodo cercando innanzitutto di non perdere il buonumore, per me stessa e per poter sostenere gli amici e la mia famiglia nella condivisione virtuale di questo momento.
Mi piace molto l’idea di poter essere un piccolissimo motore propulsore di energia buona anche in un momento di grande dolore, ed al tempo stesso di grande cambiamento, quindi ce la sto mettendo tutta!
Ciò che più mi manca delle mie abitudini è la libertà di muovermi, di camminare, ma devo dire che mi sta anche molto colpendo la calma della città…non avevo mai sentito gli uccellini dalla mia finestra al quarto piano! Eh… certo che se il mondo si desse una calmata generale sarebbe più vivibile, se molta gente lavorasse da casa staremmo tutti meglio nelle grandi città, per non parlare del grande respiro che farebbe madre Natura. Chissà, magari le cose cambieranno in seguito a questa esperienza, magari la perdita di moltissime vite non sarà un sacrificio umano lasciato lì nell’indifferenza, me lo auguro.
Tutto questo tempo a disposizione ci sta dando molte possibilità nell’approfondire le nostre passioni. Come passi la tua giornata in questo periodo?
La mia passione principale sono sempre state le persone e devo dire che tutto ciò si riconferma anche adesso, infatti sto moltissimo in contatto con le persone che amo, per parlare, ridere, riflettere, fare musica e condividere nuove idee, e questo mi rinfranca molto l’animo. Sto praticando molto lo yoga, disciplina salvifica che amo immensamente. Sto anche facendo parecchio le pulizie perchè hanno in sè una componente meditativa che mi riattiva, soprattutto all’inizio delle giornate, e poi sto riscoprendo attività rilassanti come colorare o fare il collage. Come sempre ascolto molto la radio e leggo, grazie al cielo avevo due libri nuovi sul comodino! Mi sta capitando anche di cantare e videoregistrarmi in una modalità “selfie at home” per occasioni come questa ed è un’attività che non ero abituata a praticare e devo dire che mi sta sembrando molto utile…:)
Stai suonando un brano in particolare? Cos’ha di particolare che ti ha spinto ad approfondirlo?
Si, sto suonando da un po’ un brano jazz che non conoscevo “I’ll be around” di Alec Wilder, l’ho scoperto per caso su Spotify, mi sono innamorata di una versione con gli archi ed ho provato a tirare giù gli accordi per cantarlo, è un brano molto dolce ed in questo momento di così tanta intimità casalinga mi ha risuonato particolarmente.
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